SONIA GIAMBRONE

Disegno quello che vedo.

Ho sempre disegnato. Tanto. Ne ho bisogno. Disegnando osservo, vivo e capisco, prendo con me la realtà. Disegno sempre, a casa, per strada, in treno, in viaggio. Più disegno, più mi concedo tempo e spazio, più vivo quello che accade. Sto scrivendo una storia. Questi disegni, sparsi per il mondo, sono la mia storia. Sono nata a casa, a Cammarata. A tredici anni sono andata a Palermo per frequentare l’Istituto Statale d’Arte. Lì ho imparato ad applicare la creatività alla realizzazione di cose. Lì ho scoperto l’aria e l’acqua, temi centrali del mio percorso segnico, che poi ho applicato sia nell’arte astratta sia nelle figure. Per mesi ho tracciato lo stesso segno, infinite volte. Ho impiegato tempo per capire quale fosse quello giusto, quale spontaneità, quale gesto, quale velocità, quale freschezza. Così sono arrivati gli intarsi, come Un filo di fumo, che non racconta, protegge e insieme svela.

Nelle opere di Sonia Giambrone si manifestano esplicitamente i pieni e i vuoti, i dentro e i fuori. E le superfici, i limiti, si fanno porosi, coinvolgenti, penetranti, conturbanti. Attualmente partecipa a STUDIOVAGANTE di Viterbo, un laboratorio di grafica, illustrazione e cartotecnica.