VENTURAE

Venturae – Milano Design Week 2016

Venturae. Mani modeste e dure. Mani esperte, attente, vive. Mani di pietra, legno e acciaio. Intrecciano relazioni e materia. Le mani artigiane lo sanno. Sono paesaggi. Segnati, scolpiti, fertili Lo sanno ma non parlano, semplicemente si mostrano per quello che sono. Per quello che fanno. Imparare la lingua del fare, leggerne i segni, le svirgole. Le mani sono storie, racconti, libri. Le mani sono tracce, mappe, paesi. Le mani sono occhi. Sono popoli. Sono terra.

La terra è di Sicilia, la terra di Sicilia. E la Sicilia è un cretto, una processione, una bocca che mastica. Sotto, il pelo si muove. È nera e bruciata. Lurida di esplosioni. Gonfia. Sboccia. Germina. Strappa la superficie. Esplode con giochi di fuoco e altari di pane, con madonne a festa e sferzate calde di scirocco. La terra di Sicilia è terra di vortici, è un mare fissato su pellicola, dentro cui muoversi indolenti e inesorabili. La terra di Sicilia è magma lento che travolge in un’unica vampata, che fa dell’aria materia, del fumo cristalli, della pelle cornice, delle vite grappoli. Essa colora e riscalda, abbraccia il mare, l’accoglie, è un confine soggetto a cambiamento, trasformazione, configurazione.

La terra di Sicilia è paesaggio, mappa, mani, corpo.

Al Milano Design Week, nello spazio Ventura Lambrate, dal 12 al 17 di aprile, la Trinacria si trasforma. MYOP presenta un’installazione composita: X.me, il sistema modulare progettato da Salvator-John A. Liotta e Fabienne Louyot, dello studio LAPS Architecture, FilodiFumo, il tavolo-panca ideato da Sonia Giambrone, Riccardo e Aurelio Scibetta, RANDOme, il contenitore per bottiglia, la parete-cantinetta porta vino di Domenica Di Dolce e Luca Natale Pellerito. E tutto questo è VENTURAE.

VENTURAE è edera che sale e si arrampica sulle pareti. L’Hedera helix cerca sostegno ma non è parassita, fonda le proprie radici a terra, salde, e ne trae nutrimento. VENTURAE dona frutti, bacche prelibate per tempi di magra, di crisi, in stagioni infeconde. VENTURAE mette radici, come quelle avventizie dei Ficus magnolioides di Piazza Marina a Palermo. Ridiscende a terra e germina, si moltiplica. I Ficus sono vegetali, animali, pietra, scultura. Sono arcaici e futuri, insieme.

Nei Ficus si trova la saggezza di cattedrali lignee, in un interregno fra vivente e inanimato, in una metamorfosi fissata in cristalli. VENTURAE è una fauna in fiore di roccia fusa, allo zero assoluto, è un organismo, di pelle morbida, che scorre e rinasce. VENTURAE è un composto di elementi semplici, di incognite, di cellule staminali, incerte in apparenza, che dentro riportano tutte le possibilità , le manifestano, trasformando forme e funzioni, adattandosi al proprio ambiente. VENTURAE è un futuro, femminile, accogliente, è il corpo, la terra, le mani di MYOP.

Dentro questa cellula complessa (X.me) ci sono grappoli in esplosione, gemme (RANDOme), semi e pazienza (ORIGAme), nettare e fiumi caldi (SPILL), superfici fluide, intrecci (FilodiFumo), paesaggi, frammenti, reti (Norika), trame e orditi (Scatik), c’è aria, soffio, fiato (Ductilis), fucina, fuoco, cristallo (SNAIL, ETNA), c’è condivisione e convivialità  (MAIDDA), ci sono le mani, mani artigiane, sapienti. Mani di MYOP.